giovedì 15 novembre 2018

Distimia (Depressione minore, cronica)


Si definisce distimia un disturbo depressivo cronico, caratterizzato da tristezza accompagnata da sintomi quali scarso appetito, insonnia, affaticabilità, bassa autostima, scarsa concentrazione, sentimenti di autosvalutazione.






Questa forma di disturbo dell'umore ricorda in qualche misura la depressione maggiore, ma si presenta in una forma generalmente più attenuata e meggiormente protratta nel tempo.

Un episodio depressivo grave ha spesso durata breve ma è altamente invalidante, il paziente subisce una sorta di arresto e non riesce più a vivere la quotidianità, nella distimia il disagio è meno grave ma persistente.



È la più frequente tra le depressioni minori, cioè tra tutti quegli episodi depressivi meno gravi, caratterizzati da minore compromissione delle relazioni sociali e dell'attività lavorativa.



La distimia si presenta con disturbi lievi ma con andamento cronico; si diagnostica quando sono presenti almeno due dei sintomi classici e che si protraggono almeno da uno o due anni.

Tipico della distimia, non grave di per sé, è il presentarsi associata ad altre psicopatologie (comorbidità) come la depressione maggiore, l'ansia, l'abuso di sostanze, i disturbi alimentari, i disturbi di personalità.



Clinicamente la distimia è una condizione caratterizzata dal tono dell'umore cronicamente depresso.

Rappresenta da sola il 25-35% di tutte le forme depressive con una prevcalenza nella popolazione generale intorno al 3-6%.

E' una forma di depressione talora difficile da riconoscere e quindi da curare, perché si tende a confondere il tratto depressivo con un generico disturbo di personalità oppure con un aspetto di 'costuituzione' o di 'carattere'.



Spesso giungono all'osservazione del medico di medicina generale pazienti effetti da distimia in forme più o meno riconoscibili, e non sempre la diagnosi di distimia veine correttamente posta.

Come curare la distimia

il trattamento di elezione di tale affezione, in virtù della stabilità della condizione psicopatologica e della commistione con aspetti di caratterialità, è la psicoterapia.
Alla psicoterapia possono essere associati trattamenti psicofarmacologici quando la sintomatologia clinica si rende più invalidante, ed in tutte quelle occasioni, non rare, nelle quali si rende evidente il 'viraggio' verso un episodio depressivo maggiore, complicazione frequente dei quadri distimici.

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