lunedì 29 ottobre 2018

Cenni sulla psicodinamica del Disturbo di Panico

Le teorie psicodinamiche considera­no gli attacchi di panico come la conseguenza dell'insucces­so di una difesa nei confronti di impulsi che provocano ansia.



Quella che inizialmente era una modesta ansia di segnalazione diviene una sensazione opprimente di appren­sione, associata a sintomi somatici.



Nell'agorafobia, ad esempio, le teorie psicodinamiche mettono in rilievo la perdita di un genitore in età pediatrica e una storia di ansia di separazione.

Il tro­varsi solo in luoghi pubblici ravviva l'ansia infantile del sen­tirsi abbandonato.

I meccanismi di difesa utilizzati com­prendono la repressione, lo spostamento, l'evitamento e la simbolizzazione.
Le separazioni traumatiche durante l'età pediatrica possono influenzare lo sviluppo del sistema ner­voso del bambino, che di conseguenza diviene suscettibile all'ansia una volta adulto.



Molti pazienti descrivono gli attacchi di panico come se comparissero dal nulla, quasi che fattori psicologici non fos­sero coinvolti, ma l'esplorazione psicodinamica spesso rive­la un evidente movente psicologico.

Sebbene gli attacchi di panico siano correlati dal punto di vista neurofisiologico con il locus coeruleus, l'esordio del panico è infatti di solito correlato a fattori ambientali o psicologici.



I soggetti con disturbo di pa­nico hanno una maggiore incidenza di eventi stressanti del­la vita, in particolare perdite nei mesi precedenti l'inizio del disturbo di panico.

Inoltre, i pazienti tipicamente provano un maggiore tormento nei confronti degli eventi della vita rispetto a chi non soffre di tale disturbo.



Le ricerche indicano che la causa degli attacchi coinvolge probabilmente il significato inconscio degli even­ti stressanti e che la loro patogenesi può essere correlata a fattori neuropsicologici scatenati dalle reazioni psicologi­che.



Gli psicoterapeuti psicodinamici dovrebbero sempre effet­tuare una ricerca completa dei possibili fattori scatenanti ogni volta che eseguono una valutazione diagnostica su un paziente con disturbo di panico.

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