In una rassegna pubblicata di
recente su «The Lancet», Damien Finniss della Sydney Me
dical School dell'Università di
Sydney ha fatto il punto sull'effetto placebo.
Questo fenomeno
si osserva quando, in seguito alla
somministrazione di un finto farmaco (ovvero una sostanza iner
te) si registra un'attenuazione dei
sintomi nel paziente.
Sono due le osservazioni princi
pali che emergono dal lavoro di
Finniss.
Anzitutto il placebo è un
effetto fisiologico genuino di cui
sono almeno in parte note le basi
biologiche.
Inoltre, nota il ricerca
tore australiano, questo fenome
no è comunemente usato dai medici nel trattamento di una vasta
gamma di disturbi.
Vista la diffusione della pratica Finniss solleva una questione etica: è giusto
mandare a casa un paziente ignaro dopo avergli somministrato
poco più che una caramella?
«L'effetto placebo è un genuino
fenomeno psicobiologico attribu
ibile al contesto terapeutico nel
suo complesso», osserva Finniss, e
ciò significa che dipende non solo dalla convinzione del paziente riguardo l'efficacia di un trattamento, ma forse soprattutto
dall'ambiente «medico» in cui vie
ne somministrato.
Per esempio al
cuni studi dimostrano che un'iniezione fatta da un medico o un
infermiere è fino al 50 per cento
più efficace rispetto a un'iniezione eseguita in maniera automatica e
controllata da un computer.
Se ulteriori studi confermeranno
l'effetto modulatorio dell'ambiente, in futuro sarà forse possibi
le somministrare una cura basata
sul placebo a un paziente informato, a patto di creare un am
biente molto «convincente».
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