giovedì 27 settembre 2018

La bibliografia psichiatrica secondo Sandro Veronesi



Nell'ultimo libro di Sandro Veronesi, XY, una psichiatra - Giovanna Gassion - ed un parroco di montagna - don Ermete -, si ritrovano insieme in una strana ed a tratti incomprensibile avventura nello sperduto borgo di San Giuda, parrocchia di don Ermete.
La psichiatra lascia il suo lavoro, la sua città e le storie della sua vita  per raggiungere il prete nel paesino di montagna, i cui abitanti sembrano in preda ad una sorta di follia collettiva.

Partendo, sceglie dei testi da portarsi appresso, configurando così una sorta di bibliografia essenziale di psichiatria.

"... Speriamo di avere portato i libri giusti, piuttosto, perché avevo poco spazio nella sacca e senza internet non è che si possa sbirciare dappertutto: il DSM IV; ovviamente, e l' ICD 10, ovviamente - versioni in italiano, ovviamente; poi Freud, ovviamente, e non potendo portare tutti e dodici i volumi delle opere complete ho dovuto scegliere e ho scelto quello che contiene L'interpretazione dei sogni, quello che contiene l'Introduzione alla psicoanalisi, e quello che contiene Psicologia delle masse e analisi dell'io e i due scritti sulla telepatia che ormai mi ero messa in mente di rileggere, appena possibile, per via del paziente telepatico di Cles, come si chiama, anche se con questa faccenda non c'entrano; poi Sulla natura umana di Winnicott, che c'entra con tutto; poi Il cambiamento catastrofico di Bion, per le sue teorie sui gruppi; poi Auto da fé di Elias Canetti - non so neanch'io perché, visto che l'ho letto tanti anni fa e lo ricordo confusamente. E il Prontuario farmaceutico. Fine. Non c'era più posto nella sacca."

Francesco Giubbolini, psicoterapeuta - siena 

P.S. Aggiungerei, di mio, "La Malattia chiamata uomo", Di Ferdinando Camon

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